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Per uno sviluppo dell’archeologia in senso democratico che permetta il confronto e la verifica delle ipotesi di ricerca attraverso il libero confronto delle idee.

La Via Etrusca del Ferro

La Via Etrusca del Ferro
il libro/guida edito da EdicicloEditore

Dov'è disponibile la guida "LA VIA ETRUSCA DEL FERRO" ?

dov'è disponibile la Guida, inoltre nella colonna di sinistra trovate lo spazio NOTA DI VIAGGIO dove gli Autori segnalano eventuali problemi o variazioni di percorso rispetto ai road-book della guida:


Tabacchi Edicola Denis - Via Roma, 36 Montecarlo (Lu) - 0583/22168

** Potete inoltre richiederla nelle LIBRERIE MONDADORI e nelle librerie specializzate in libri e guide di viaggio, sul sito web di EDICICLO e in quelli di vendita per corrispondenza.

martedì 12 giugno 2012

ETRUSCAN TRAIL 2012: diario / cronaca del viaggio

ETRUSCAN TRAIL 2012, parole in cammino (o subito dopo)
4 Giugno 2012 – Montereggi (Capraia e Limite).
SULL’ARNO A NAVIGAR…

Oggi non si cammina, le public relations saranno il nostro impegno con incontri organizzati a prologo dell’Etruscan Trail 2012. Ieri un articolo sulle pagine regionali de La Repubblica; oggi il Comune di Capraia e Limite sull’Arno ci ha preparato un arrivo in barca sulla placida corrente del fiume, con l’ausilio della Canottieri Limite 1861, realtà storico sportiva unica nel suo genere e la più antica in tutta Italia. Seguiranno visite guidate al sito di Montereggi, esibizioni musicali di Carlo Maver e conferenza stampa. Finale con pranzo all’aperto.
Carlo, il nostro rematore, è espertissimo e simpaticissimo e ci scorrazza lentamente su e giù per il fiume sotto gli occhi attenti della telecamera della Rai che Marco Hagge ha fatto venire per le riprese del TG Regione e un servizio per la sua rubrica Bellitalia.
Con noi sulla barca i due opliti del Methlum Kainual, il Popolo di Kainua, Gianni e Patrizio che, vestiti di tutto punto da guerrieri etruschi, ci scortano nella nostra qualità di mercanti provenienti da Pisa, mercanti di ferro naturalmente.
Potenza della Rai, verrebbe da dire. Eh già perché anche noi, Gianfranco e Marco, siamo vestiti da etruschi in borghese; quindi saldali e chitone, gambe storte e pallide (soprattutto io...) a fare la parte di Lars Mastarna e Avle Marce Cecna, commercianti del ferro elbano in viaggio verso la piana pratese, l’Appennino e poi Kainua.
La fiction messa su da Marco Hagge e il suo operatore invece funziona e appassiona noi, Carlo il vogatore e i due guerrieri che non si aspettavano di essere attori a questo livello e si lanciano spesso in grida di guerra della loro falange.
Sull’argine in breve si sparge la voce e i curiosi aumentano, appaiono macchine fotografiche e i flash segnano i ricordi di coloro che non vogliono perdersi l’occasione per dire "io c’ero, io li ho visti gli Etruschi!"
Gli scolari delle Quinte sono presenti in attesa del nostro arrivo e sono forse quelli più entusiasti, sia perché fuori dalle aule ci stanno sempre volentieri (li capisco) e poi perché siamo d’un tratto la materializzazione di qualche lezione che i loro insegnanti hanno fatto.
Finita la parte cinematografica al fiume, l’azione si sposta sulla collina di Montereggi dove prende corpo l’acropoli di una città ancora senza nome, città che controllava il grande porto sottostante, crocevia dei commerci etruschi da e verso la costa tirrenica.
Un acquazzone improvviso e violento interrompe le spiegazioni di Pino Fenu, il nostro amico archeologo e costringe tutti a lasciare la collina e rifugiarsi presso la scuola media dove viene allestita l’area destinata al pranzo organizzato dal Comune.
Il più era fatto e quindi, a parte il bagnarci, la pioggia non fa e non guasta niente. Carlo Maver ci incanta inoltre con un fuori programma notevole (un tango/milonga appassionato e struggente) e come gli Etruschi di un tempo, allietati dalle note, ci sentiamo in pace con noi stessi.


5 Giugno 2012 – Montelupo Fiorentino e Capraia.
CAMMINO IN GIALLO

Dopo le avventure fluviali di ieri sulle placide correnti dell’Arno a Capraia e Limite, con tanto di chitoni etruschi e opliti armati, oggi si comincia a camminare prendendo un treno...
Eh si, un treno. Anzi no, due treni.
Stazione di Prato Centrale e treno verso Firenze Rifredi dove sul binario 9, qualche minuto dopo ecco il trenino della linea per Pisa che ci porta a Montelupo-Capraia e lì si comincia davvero a camminare oltrepassando l’Arno, placido come ieri.
L’impatto, nella mattina soleggiata e limpida, è subito incoraggiante per i nostri amici camminatori; quasi quasi emoziona anche me che conosco i posti ed ero qui anche pochi giorni fa a sbirciare particolari utili, tipo quale strada sia meno in salita, tanto per cominciare.
Lasciata Capraia la nostra strada prosegue facile sulle colline retrostanti e le difficoltà sono davvero lievi anche se fa più caldo del previsto.
Belle visuali, fioriture splendide e di tutti i colori, ci fanno da stimolo e compagnia durante la prima parte della tappa; poi la macchia ci accoglie con il giallo delle ginestre e in breve scorgiamo la sagoma di Artimino, arroccata sulla sua collina. Spiego ai compagni di viaggio, almeno a quelli più vicini, che vi arriveremo in breve e che in realtà è più vicina di quanto possa apparire così a prima vista.
Sosta a San Martino in Campo e spiegazioni circa il fatto che siamo appena arrivati all’inizio del tratto in comune fra la Via del Ferro da mare-a-mare e la river-to-river Etruscan Trail, tratto breve perché quando saremo a ridosso della villa medicea "dei cento camini" lasceremo la parte comune e scenderemo verso Poggio a Caiano. Prima però visita al Museo di Artimino, aperto apposta per noi.
La meraviglia di chi non lo conosceva ripaga la scelta di richiedere la visita.
Il sole si fa sentire una volta ripartiti e qualche tratto in ombra dà sollievo momentaneo. Arriviamo belli caldi a Poggio a Caiano e poi finalmente al Parco delle Cascine di Tavola, ovvero il Jardin des Tuileries di Prato... anzi no, il Central Park di Prato.
Nonostante l’ora calda del primo pomeriggio sono infatti molte le persone nel parco a correre e camminare, da qui il paragone con il noto parco newyorkese piuttosto che con quello più chic francese davanti al celebre e bellissimo Louvre, giardino dove non ho visto molti intenti a correre.
Qualcuno ci guarda incuriosito ma la maggior parte non fa nemmeno caso a noi, nonostante zaini, scarpe da trekking e bastoncini vari, come se fossimo una loro emanazione un po’ più evoluta. O forse sono solo più distratti...
Dopo diciotto chilometri (diciotto e duecento se vogliamo dirli tutti...) eccoci fuori del parco, a bordo marciapiede sotto la fermata della Lam-Azz Linea Azzurra, che di per sé non fa ombra ma la fa l’albero a un metro di distanza e quindi siamo tutti lì sotto.
L’autobus ci porterà in centro città dove un gruppo andrà in albergo mentre Stefano, Gianfranco ed io andremo direttamente alla vicina Biblioteca Lazzerini dove alle 17 ci sarà un convegno dove dovremo dire due parole, massimo tre, sul viaggio e poi lasceremo il testimone ai nostri soci e amici più tecnici di noi che ci spiegheranno tante cose interessanti.
Ottimo incontro con Giulia Pettena, esperta di navigazione al tempo degli Etruschi e che mi regala un suo libro inerente all’argomento.
Le invierò una copia del mio romanzo "L’Anello del Tempo" che, oltre a ringraziarla molto, è il minimo che posso fare.
Nessun mistero da risolvere quindi come il titolo farebbe pensare: il giallo è quello delle grandiose fioriture di ginestre che ci hanno fatto da profumata compagnia in questa prima tappa.


6 Giugno 2012 - Agriturismo Rimaggiori
QUESTA E’ L’ULTIMA!

Siamo arrivati alle 17:30, dopo aver percorso gli oltre ventitré chilometri con molte salite impegnative, sempre annunciate come "l’ultima".
Solite cose: doccia dopo la presa del posto letto e tutto quanto serve. Bella visuale sul Mugello e sul bacino del Bilancino.
La tappa, lunga e faticosa per il dislivello da coprire è stata resa piacevole per la brezza fresca che ci ha accompagnato nei vari punti del percorso e da alcuni tratti in bosco, all’ombra e silenziosi.
Il vento sospirava, portandoci i suoni del bosco e ci cantava "La Canzone dell’Aria Libera", una delle magnifiche composizioni di Madre Natura.
Se il Vento fosse un cantautore cosa scriverebbe nella sua canzone?
Certamente dei suoni che fa il suo passaggio nel bosco, poi del canto degli uccelli e magari dell’ululato del lupo, a ricordarci che tutto questo esiste. Racconterebbe poi dei sospiri degli innamorati lontani e il silenzio di una lacrima segreta; narrerebbe del pianto dei bimbi svegliati nella notte da un brutto sogno e infine dei pensieri e dei sogni delle persone che incontra e le mischierebbe ai nostri, prima di andarsene così com’è arrivato per raccontare tutto ciò ad altri ancora.


7 Giugno 2012 – Montepiano
CINGHIALE E FUNGHI

Siamo nel salotto dell’Hotel Margherita, arrivati alle 13:45 dopo una tappa molto più breve del previsto anche se con qualche salita in più rispetto al preventivato. Poco male, tutti hanno camminato bene e quanto offertoci dal tracciato è stato sempre all’altezza delle aspettative e tale da meravigliare con la sua bellezza.
In un tratto, ormai verso la parte finale del viaggio abbiamo sentito un forte odore di funghi porcini, come fossimo sulla porta di una cucina dove una esperta cuoca fosse intenta a cucinarne un bel tegame. Cose che il bosco ti regala a sorpresa. Così, pochi passi dopo, altra sorpresa: un sordo brontolio più in alto di noi annuncia la presenza di Sua Maestà il Re del Bosco, il Cinghiale che, infastidito dalla nostra presenza silenziosa, ha tentato di dissuaderci dal proseguire. Si è arreso lui però al nostro aumentare di suoni e rumori e si è allontanato, ombra scura nel sottobosco.
Una esperienza in più da raccontare per i nostri amici camminatori.
Alle 18:00 appuntamento nel salone dell’albergo con le amiche ceramiste romane che ci insegnano a fare un fischietto di terracotta: ovvero non sai mai cosa ti aspetta...

 

8 Giugno 2012 – Bacino del Brasimone.
IL FILO DEI NOSTRI PASSI CI PORTA AL LAGO

Tappa breve ma con il punto più elevato di tutto il viaggio, oltre i mille metri. Tappa con molta ombra come quella di ieri e il vento anche oggi ci narra le sue storie e ci tiene freschi. Ormai il sodalizio si è cementato e la cosa rientra nella normalità dei viaggi a piedi di più giorni. La sintonia dei pensieri di tutti e la condivisione delle visuali magnifiche, del fresco del bosco e anche del sudore sulle salite più dure, rende tutti fratelli e sorelle.
Fra le piante e le fioriture pian piano appare la superficie verde del bacino artificiale e dopo poche ore e pochi chilometri eccoci all’albergo che ci ospiterà.
Ottima cena e notte tranquilla. Serata passata in parte a Castiglione dei Pepoli dove Gianfranco ed io abbiamo tenuto una mini presentazione dei nostri lavori letterari: IL PIACERE DI CAMMINARE e L’ANELLO DEL TEMPO.


9 Giugno 2012 – Grizzana Morandi
PAROLA MIA

Siamo arrivati dopo un’altra tappa resa fresca dal vento (più una bufera che vento), attraversando nuovi paesaggi che sono stati apprezzati dai nostri amici camminatori.
Il crinale appenninico dietro di noi, ben visibile ed identificabile nei lontani Cimone e Libro Aperto fino ai più prossimi Corno alle Scale, Nuda, Gennaio e Uccelliera.
Ad attenderci le colline bolognesi e il gruppo Monte Vigese e Montovolo, area sacra etrusca che possiamo studiare in molti dei suoi aspetti, prima avvicinandola e poi scorrendovi accanto fino ad aggirarla fra boschetti, prati di iperico e sentieri ombrosi.
Presso la chiesetta meglio conosciuta come Cappella Frascari facciamo una bella sosta e ne approfitto per chiedere una parola a tutti i presenti, quella che secondo loro e il loro stato d’animo in quel momento, oppure di quei giorni, possa esprimere un concetto sul viaggio che stiamo facendo.
Vengono fuori nell’ordine:

PAOLO = spazio
GINO = limite
PATRICK = ueeé (esclamazione napoletana; Patrick, belga, ha sposato una donna di Pompei)
ROGER = aeroporto
ANNA = pensiero
VALERIA = sole
ANDREA = luce
GIANFRANCO = serenità
RICCARDO = calma
GRAZIA = fioritura
ELIANA = nascita
ELKE = gentilezza
LUIGI = verde
PAOLO = luce
NADIA = colore
DIANA = vento
MARCO = amicizia
ANNA = vento
CRISTINA = amore

Chi vuole tentare una interpretazione di ogni concetto può farlo. Io l’ho fatto a caldo e in alcuni casi ci ho preso…
Infine sosta nella frazione di Grizzana Morandi, denominata Stanco di Sopra mentre un altro gruppo di case più giù si chiama Stanco di Sotto.
La testa funziona, le gambe pure, quindi non sono stanco né sopra né sotto (ma che spiritoso).
Ottima cena preparata dai nostri ospiti e notte tranquilla anche se calda. Sarà stato il vino?


10 Giugno 2012 – Montesole (Marzabotto)
ETRUSCHI, VENTO E GINESTRE.

Arrivando alla fine di questa ultima tappa (le cose belle finiscono sempre…), sotto il sole, altre fioriture magnifiche di ginestre ci salutano con il loro giallo e il loro profumo che il vento, compagno più o meno invadente di questo viaggio, ci ha spesso portato.
Dopo una sosta a IL POGGIOLO, luogo che ci vede ormai arrivare da tre anni per strade diverse ma sempre con destinazione Marzabotto, ci accompagnano al Museo e all’Area Archeologica della cittadina bolognese ed uniamo così i luoghi della partenza sul fiume Arno con quelli di arrivo sul fiume Reno. Gianfranco ha con sé una bottiglietta di acqua presa alle sorgenti del fiume toscano, sul Falterona e la versa a celebrare l’unione fra le terre etrusche a nord e a sud dell’Appennino. Anche se ricorda gesti analoghi di matrice politica, il nostro in realtà significa Amicizia e Natura e se qualcosa di politico c’è, è l’aspetto della vita in comune di persone semplici e amanti del bello naturale e della storia dei loro antenati.
Così, dopo 99,2 chilometri percorsi in 38 ore e 25 minuti, soste comprese, termina fra le vestigia etrusche del bel museo il nostro viaggio lento.

CIAO A TUTTI, AL PROSSIMO ANNO (forse altrove, chissà?).

Marco "Penna Gialla"


nel Post sotto trovate il video film/immagini del viaggio

ETRUSCAN TRAIL 2012: the movie

http://youtu.be/4Or1Cw4Bvt8

TG3 Regionale Toscano del 9 Giugno 2012

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a2ece2ed-8c41-4182-8db4-6a180de38ae8-tgr.html#p=0