Sulle tracce degli etruschi lungo la via del ferro
Il Tirreno — 04 marzo 2010 pagina 06 sezione: PIOMBINO
MARCIANA MARINA. Alla scoperta della via del ferro partendo dall’Elba.
Il 3 giugno prenderà il via dall’ isola un evento scientifico e mediatico che prevede la traversata della via del ferro che, secondo recenti scoperte, univa il mar Tirreno e l’Adriatico.
Autore del progetto è Gianfranco Bracci, organizzatore di eventi e conoscitore dei sentieri elbani e della loro storia. Il coordinatore è Brunetto Chiarelli, direttore del laboratorio di antropologia molecolare dell’Università di Firenze. Non poteva mancare nella spedizione Michelangelo Zecchini uno dei massimi esperti della storia antica e amante dell’Elba. La prima tappa del viaggio, in programma per il 3 giugno è una camminata da Pomonte a Marciana Marina, passando per il Monte Capanne. In contemporanea al viaggio terrestre, Lionel Cardin e Pierluigi Costa effettueranno la traversata a mare. Il viaggio proseguirà sul continente, da Baratti, passando per Pisa Montecatini, Prato, Marzabotto, Bologna, fino a Comacchio tappa finale il 21 giugno.
I “camminatori”, strada facendo, acquisiranno documentazione ambientale e paesaggistica, ed una equipe di specialisti studierà i monumenti confinanti con la via etrusca. L’evento sarà documentato da una troupe video professionale che realizzerà un documentario da proporre ai principali network italiani e stranieri. «Con questa iniziativa intendiamo richiamare l’attenzione su questa eccezionale via del ferro. Recentemente sono state effettuate scoperte che ne confermano l’esistenza e l’importanza - ci dice Zecchini - ad esempio a Pisa sono state ritrovate scorie di ferro e tracce di ematite, a testimonianza della provenienza elbana. Scoperte che confermano l’Elba al centro della storia mediterranea». E proprio dall’Elba, da Marciana Marina partirà la carovana alla scoperta delle tracce etrusche. «Spero che i sindaci elbani si rendano conto che le tracce etrusche non sono solo sul Capanne - è l’appello di Zecchini - ma che tutta l’Elba è pervasa dalla loro presenza. Sarebbe interessante che proponessero nuove tappe e altri eventi all’intero del progetto».
Antonella Danesi
Il Tirreno — 04 marzo 2010 pagina 06 sezione: PIOMBINO
MARCIANA MARINA. Alla scoperta della via del ferro partendo dall’Elba.
Il 3 giugno prenderà il via dall’ isola un evento scientifico e mediatico che prevede la traversata della via del ferro che, secondo recenti scoperte, univa il mar Tirreno e l’Adriatico.
Autore del progetto è Gianfranco Bracci, organizzatore di eventi e conoscitore dei sentieri elbani e della loro storia. Il coordinatore è Brunetto Chiarelli, direttore del laboratorio di antropologia molecolare dell’Università di Firenze. Non poteva mancare nella spedizione Michelangelo Zecchini uno dei massimi esperti della storia antica e amante dell’Elba. La prima tappa del viaggio, in programma per il 3 giugno è una camminata da Pomonte a Marciana Marina, passando per il Monte Capanne. In contemporanea al viaggio terrestre, Lionel Cardin e Pierluigi Costa effettueranno la traversata a mare. Il viaggio proseguirà sul continente, da Baratti, passando per Pisa Montecatini, Prato, Marzabotto, Bologna, fino a Comacchio tappa finale il 21 giugno.
I “camminatori”, strada facendo, acquisiranno documentazione ambientale e paesaggistica, ed una equipe di specialisti studierà i monumenti confinanti con la via etrusca. L’evento sarà documentato da una troupe video professionale che realizzerà un documentario da proporre ai principali network italiani e stranieri. «Con questa iniziativa intendiamo richiamare l’attenzione su questa eccezionale via del ferro. Recentemente sono state effettuate scoperte che ne confermano l’esistenza e l’importanza - ci dice Zecchini - ad esempio a Pisa sono state ritrovate scorie di ferro e tracce di ematite, a testimonianza della provenienza elbana. Scoperte che confermano l’Elba al centro della storia mediterranea». E proprio dall’Elba, da Marciana Marina partirà la carovana alla scoperta delle tracce etrusche. «Spero che i sindaci elbani si rendano conto che le tracce etrusche non sono solo sul Capanne - è l’appello di Zecchini - ma che tutta l’Elba è pervasa dalla loro presenza. Sarebbe interessante che proponessero nuove tappe e altri eventi all’intero del progetto».
Antonella Danesi
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